L’Associazione storiche e storici dell’Arte della Svizzera italiana (ASASI) nasce nel 2019 con lo scopo di aggregare, mettere in rete, porre in luce e tutelare il lavoro dei professionisti attivi nell’ambito della disciplina storico-artistica, con particolare riferimento alla Svizzera italiana.

A tale scopo l’Associazione si prefigge la costituzione di un polo scientifico
per le Arti Visive, volto a tutelare e a promuovere gli studi sull’arte e sugli
artisti del passato e del presente che hanno inciso sull’ambito culturale della Svizzera italiana, nella loro relazione con il contesto internazionale.

Nel perseguire tali finalità l’Associazione si prefigge la promozione di
occasioni di scambio tra tutti gli attori attivi nell’ambito della storia dell’arte: conservatori, restauratori, mercanti d’arte, insegnanti di storia dell’arte e membri di altri poli scientifici in Svizzera e all’estero, scuole di vario ordine e grado, università, musei, istituti di ricerca, associazioni e fondazioni, organi di tutela del patrimonio, dicasteri cultura. Tra le sue caratteristiche figurano da una parte l’apertura ai giovani studiosi della disciplina già diplomati o in via
di formazione e dall’altra il proporsi quale polo di riferimento per gli studi storico-artistici e per gli studiosi della disciplina, volto a certificare la professionalità dei suoi membri e utile a istituti pubblici o a singoli privati cittadini. In futuro è ipotizzabile anche la costituzione di un archivio degli
storici dell’arte nella Svizzera italiana.

Comitato

Laura Damiani Cabrini (presidente)

Ivano Proserpi (vice presidente)

Ada Cattaneo

Anna Lisa Galizia

Dario Jucker

Manuela Kahn Rossi

Nicolò Latini

Francesca Martinoli 

Membri onorari

Mauro Natale, Professore emerito di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Ginevra.

Carole Haensler Huguet, Direttrice del Museo Villa dei Cedri Bellinzna e Presidente dell’Associazione dei Musei Svizzeri (AMS).

Edoardo Agustoni (1960-2023)

Prossimo evento
Sabato, 30 novembre, ore 15:00, Biblioteca Cantonale, Bellinzona

AsaSi è lieta di invitarvi all'incontroLa tutela dei beni culturali nei conflitti armati. I 70 anni della “Convenzione dell’Aia” del 1954. 

Interverranno: Katja Bigger, Capo del Servizio inventario dell’Ufficio dei beni culturali di Bellinzona, Béatrice Blandin, Conservatrice della sezione di Archeologia del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, Aldo Ferrari, Professore di lingua e letteratura armena presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

A seguire, ore 17.30: Assemblea annuale di AsaSi.

Notizie e eventi
Prossimi eventi

Nessun evento in programma.

Eventi passati

Giovedì 17 ottobre 2024, ore 18:00, Aula magna CSIA, Lugano.

Conferenza di Susanna Zanuso, storica dell’arte milanese, sul volume da lei curato Scultori a Milano nel Seicento, edito a Bologna nel 2024 dalla Fondazione Federico Zeri. La conferenza è stata organizzata in collaborazione con lo CSIA, in ricordo di Edoardo Agustoni, a un anno dalla sua scomparsa.

Sabato 28 settembre, dalle ore 14.30 alle ore 17.15 ca., Barbengo

Visita guidata al patrimonio storico-artistico di Barbengo:
- ore 14.30: Visita della chiesa e della Via Crucis condotta dalla storica dell’arte Louise Dalmas.
- ore 16.15: Visita della casa Sciaredo a cura dell'’architetto Jachen Könz.

Domenica 25 agosto, dalle ore 15:00, Valle di Blenio

- Visita della Chiesa di San Carlo di Negrentino con la storica dell’arteElena Cereghetti, dottoranda presso l’Università di Losanna. 
- Visita alla mostra promossa dalla Fondazione Archivio Donetta di Corzoneso “Gli occhi delfotografo”, con il curatore Antonio Mariotti. A seguire un approfondimento sul tema dell’autoritratto in arte e in fotografia con Laura Damiani Cabrini, Antonio Mariotti e Stefano Spinelli.

Domenica 26 maggio, dalle ore 15.00, Museo Casa Rusca e Fondazione Remo Rossi Fondazione, Locarno

Visita alle mostre:
-"Corrispondenze. Italo Valenti e i sodalizi artistici fra Vicenza e Locarno" con Veronica Provenzale, curatrice della mostra, Museo Casa Rusca, Locarno (ore 15:00)
-"Corrispondenze di immagini: dalla memoria allo sguardo" con Diana Rizzi, curatrice della mostra e presidente della Fondazione Remo Rossi, Locarno (ore 16:30 ca.)

Sabato 13 aprile, ore 15:00-17:00, Santuario della Madonna d’Ongero, Carona

Visita guidata al cantiere di restauro del Santuario della Madonna d’Ongero a Carona. Interverranno l’architetto Luca Giordano (direttore dei lavori), la storica dell’arte Helena Bernal (collaboratrice scientifica dell’Ufficio cantonale dei beni culturali), gli storici dell’arte Laura Damiani Cabrini e Ivano Proserpi, i restauratori Claudia Mombelli (Alberti&Sironi) e Gianmaria Manvati (La Maddalena SA).

Sabato 23 marzo 2024, ore 15.30 Museo Vincenzo Vela, Ligornetto

Incontro dedicato all’opera dello scultore Natale Albisetti (1863-1923), "Gipsoteche nascoste: il Fondo Natale Albisetti, Il percorso di una riscoperta". Con Antonia Nessi, direttrice del museo e Simona Ostinelli, co-curatrice dell’esposizione “Natale Albisetti (1863-1923), scultore. Dai successi parigini ai grandi cantieri svizzeri”.

Sabato 3 febbraio 2024, ore 14.30, Pinacoteca Civica, Como

Visita guidata dell’esposizione "Geo Poletti collezionista e pittore". Opere in dialogo con la collezioni della Pinacoteca Civica di Como, con il curatore Paolo Vanoli.

Sabato 25 novembre, ore 15.00, Sala della Biblioteca cantonale di Bellinzona

Incontro sul tema “L’eredita’ degli artisti: gli archivi e la loro gestione” con Michael Schmid, responsabile dell’Archivio svizzero d’arte dell’Istituto svizzero di studi d’arte (SIK-ISEA), la Prof.ssa Alessandra Donati, esperta di diritto dell’arte e professore associato all'Università di Milano Bicocca e Filippo Tibertelli de Pisis, fondatore e presidente di AitArt. A seguire, ore 17.30: Assemblea Ordinaria di AsaSi.

Sabato 21 ottobre, ore 15.15, Sala del Frantoio, Mulino del Ghitello a Balerna

Visita guidata all’esposizione "Ultra liquida" a cura di Associazione +41, ex cementificio Saceba.
A seguire: Ricerche in corso: convegno dedicato ai lavori di Master di giovani storiche e storici dell’arte.

Sabato 9 settembre, ore 17:30, Museo Vincezo Vela, Ligornetto

Presentazione del volume di Raffaella Fontanarossa Collezionisti e musei. Una storia culturale, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino 2022.

Lunedì 12 giugno, ore 18:00, Museo delle Culture di Lugano (MUSEC).

Incontro con Constantine Petridis, direttore del dipartimento delle Arti dell’Africa dell'Art Institute di Chicago (USA) sul tema "Il linguaggio della bellezza nell’Arte africana". 

Sabato 13 maggio, dalle ore 14.00 alle ore 17.00 ca., Biasca

Visita agli atelier di Carla Ferriroli e Flavio Paolucci.

Martedì 25 aprile, 18:00, Biblioteca Salita dei Frati, Lugano.

Incontro sul tema "Il libro d’artista: storia e prospettive" a cura di Giulia Brivio con l’intervento dell’artista Vittoria Fragapane.

Lunedì 27 marzo, 18.00, Collegiata di San Vittore, Muralto

Visita guidata alla chiesa e salita ai ponteggi per la visione dei dipinti romanici raffiguranti Storie della Genesi con Giacinta Jean, responsabile del corso di laurea in Conservazione e restauro, SUPSI; Anastasia Gilardi storica dell’arte e Stefania Luppichini restauratrice e docente SUPSI.

Sabato 21 gennaio, 14:30 - Pinacoteca Cantonale Giovanni Züst, Rancate

Visita alla mostra "Le Invenzioni di tante opere”. Domenico Fontana (1543-1607) e i suoi cantieri, con i curatori Patrizia Tosini e Nicola Navone.

Sabato 19 novembre, 16:00 - Biblioteca Salita dei Frati, Lugano

Incontro con Andrea Bacchi, Professore ordinario di Storia dell’arte moderna presso l’Università di Bologna e direttore della Fondazione Federico Zeri e la Dott.ssa Martina Medolago sul tema gli archivi degli storici dell’arte tra importanza storica e sviluppi futuri.

Sabato 15 ottobre, 14:00 - Museo Villa dei Cedri, Bellinzona

Visita guidata dell'esposizione Pietro Sarto. Metamorfosi infinite e incontro con la Presidente dell’Associazione dei Musei Svizzeri (AMS) Carole Haensler, direttrice del Museo Villa dei Cedri.

Sabato 3 settembre, 14:30 - Fondazione Rolla, Bruzella e Museo etnografico della Valle di Muggio, Cabbio

Visita guidata degli archivi della Fondazione Rolla di Bruzella e della mostra Philip Rolla: where I came from. A seguire visita dell'esposizione Pezzi di frontiera. Geografie e immaginario del confine presso il Museo etnografico della Valle di Muggio (MEVM). 

Domenica 12 giugno, Chiesa di San Michele a Palagnedra (Centovalli)

Visita al cantiere di restauro della chiesa di San Michele a Palagnedra (Centovalli), con l’ingegnere Angelo Pirrami (direttore dei lavori), Andrea Meregalli (restauratore), Miriam Ferretti (responsabile dell’Ufficio cantonale dei beni culturali) ed Elena Cereghetti (laureanda in storia dell’arte medievale presso l’Università di Losanna).

Domenica 1 maggio, Museo Schmid, Brè

Visita guidata al nuovo allestimento del museo con Maria Foletti, curatrice del fondo Schmid.

Mercoledì 30 marzo 2022, Atelier Marco d'Anna, Lugano-Paradiso

Visita all'atelier di Marco d'Anna e al suo lavoro fotografico Sulle orme di Segantini, in compagnia di Diana Segantini.

Domenica 27 febbraio 2022, Castelgrande, Bellinzona

Visita guidata all’esposizione Il soffitto della Cervia a Bellinzona, con Vera Segre, curatrice della mostra. 

Martedì 25 gennaio 2022, LAC, Lugano

"Bernardino Luini. Il catalogo generale delle opere", presentazione con Cristina Quattrini, storica dell'arte, autrice del volume, e Francesco Frangi, professore di storia dell'arte moderna all’Università di Pavia.

Sabato 18 dicembre 2021, Villa Ciani, Lugano

Visita guidata all’esposizione La Regionale. Mostra d’arte della Svizzera italiana con Daniele Agostini, co-curatore della mostra.

Sabato 27 novembre 2021, Biblioteca dei Frati, Lugano

Presentazione del volume Trésors enluminés de Suisse. Manuscrits sacrés et profanes con la Prof.ssa Marina Bernasconi Reusser (Università di Losanna), co-curatrice del volume. A seguire, ore 17.30:


Assemblea annuale di AsaSi.

Lunedì 22 novembre 2021, Palazzo Civico, Bellinzona

Presentazione del volume Il soffitto della Cervia a Bellinzona. Intervengono l’autrice Vera Segre e Mauro Natale, professore onorario di Storia dell'arte all'Università di Ginevra.

Domenica 24 ottobre 2021, ex Cementificio Saceba, Morbio Inferiore

Visita guidata all’esposizione C’era una volta la Pangea
A seguire: Ricerche in corso, convegno dedicato ai lavori di Master di giovani storici dell’arte ticinesi.

Lunedì 11 ottobre 2021, LAC, Lugano 

Presentazione del volume di Lara Calderari Il Rinascimento a Lugano.

Domenica 26 settembre 2021, Chiesa di Santa Marta, Carona

Visita ai restauri della Chiesa di Santa Marta con Endrio Ruggiero, Luca Giordano, Gian Maria Manvati, Misia Bernasconi, Paola Capozza e Edoardo Agustoni

Sabato 19 giugno 2021, Fondazione Gabriele e Anna Braglia, Lugano

Visita guidata all’esposizione "Ernst Ludwig Kirchner e la grandiosità della montagna", conducono Carla Burani, storica dell'arte e direttrice del Kirchner Museum Davos, e Manuela Kahn-Rossi, storica dell'arte e già direttrice del Museo Cantonale d'Arte a Lugano.

Sabato 12 giugno 2021, MASI Lugano

Visita al nuovo allestimento della collezione "Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950. Le collezioni del MASI", conduce Manuela Kahn-Rossi. 

Lunedì 31 maggio 2021 - visita ai restauri della Chiesa di San Lorenzo, Ligornetto

Il restauro sarà presentato da Lara Calderari, storica dell’arte e ricercatrice presso l’Ufficio Beni Culturali di Bellinzona; da Lucia Pedrini Stanga, storica dell’arte; dalla restauratrice Sabrina Pedrocchi Pelloni e dall’architetto Oliviero Piffaretti, coordinatore ed esecutore dei lavori.

Sabato 12 dicembre 2020 – Pinacoteca cantonale Züst di Rancate

Dentro i palazzi. Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva

Visita guidata con il curatore Edoardo Agustoni.

8 ottobre 2020, alle ore 18.00, Lugano, Biblioteca cantonale

La scoperta di un capolavoro. Il Polittico Griffoni e il Rinascimento a Bologna. Conferenza di Mauro Natale

Dialogheranno con lui:
Laura Damiani Cabrini, Luca Saltini

Posti limitati, massimo 40 persone. Possibilità di prenotazione scrivendo a bclu-segr.sbt@ti.ch entro il 7ottobre. A capienza raggiunta non sarà più possibile accedere. I posti prenotati sono garantiti fino a 15 minuti prima dell’inizio della conferenza.

Il Rinascimento a Bologna si sviluppa a partire dagli Anni Sessanta del Quattrocento intorno ad alcuni episodi significativi: la presenza dello scultore Niccolò dell’Arca e quella di alcuni maestri già affermati nella vicina Ferrara, quali Ercole de Roberti e Francesco del Cossa. Questi ultimi, in particolare, furono gli esecutori di uno dei complessi più affascinanti e amati della cultura rinascimentale italiana: la superba pala d’altare dedicata a San Vincenzo Ferrer che fu concepita tra il 1470 e il 1472 per la cappella di famiglia di Floriano Griffoni, all’interno della Basilica di S. Petronio a Bologna. L’opera fu però smembrata nel 1725 e oggi è conservata in nove distinti musei, americani e europei. Attorno a questo nucleo di tavole, per la prima volta riunite, si sviluppa l’esposizione visibile a Palazzo Fava a Bologna La scoperta di un capolavoro. Il Polittico Griffoni e il Rinascimento a Bologna, curata da Mauro Natale e Cecilia Cavalca. Nella conferenza Natale ci introdurrà in un contesto artistico particolare, fantasioso ed eccentrico - ma anche piegato alle regole della prospettiva e al rigore stereometrico di derivazione pierfrancescana - che rivestirà un particolare significato nella trasmissione del nuovo linguaggio rinascimentale nella Pianura Padana.

20 settembre 2020, alle ore 14.15, Morcote Parco Scherrer

Visita Guidata esposizione Habitat

Conduce Daniele Agostini, curatore della rassegna e membro di comitato AsaSi 

20 settembre 2020, alle ore 14.15, Morcote Parco Scherrer

Visita Guidata esposizione Habitat

Conduce Daniele Agostini, curatore della rassegna e membro di comitato AsaSi 

Parlano di noi

ReteDUE 28.11.2019

E’ nata l’ASASI

[vai al sito]
di Enrico Bianda 

RSI Podcast, 6.6.2020

Studia l'arte e mettila da parte

Gli storici dell’arte sono specialisti delle arti visive che studiano e analizzano diversi aspetti: stilistici, storici, iconografici, delle manifestazioni artistiche dell’essere umano. Anni e anni di studi, tomi su tomi da leggere, centinaia di immagini, nomi, date da memorizzare, ma alla fine che mestiere fa chi ha studiato storia dell’arte?
Angelica Arbasini lo ha chiesto a Laura Damiani Cabrini presidente dell'Associazione storici dell'arte della Svizzera italiana. [ascolta]
di Angelica Arbasini

laRegione 13.8.2020

Artisti dal Ceresio alla Moravia: conferenza a Curio

Artisti e architetti provenienti dalla regione del Ceresio attivi in Moravia nel Seicento. Questo l'interessante argomento che verrà trattato il 22 agosto alle 16.45 al Museo Etnografico del Malcantone a Curio, durante un pomeriggio di studio organizzato dall'Associazione degli storici dell'arte della Svizzera italiana. Titolo della conferenza: 'Artisti dei laghi' in Moravia nelle strategie del mecenate Karl von Lichtenstein Castelcorno (1624-95). Ospite d'onore, la studiosa ceca Jana Zapletalova. Seguono visita guidata al museo e aperitivo. L'evento è gratuito.. [leggi tutto]

laRegione 6.6.2020

Il paradosso: boom culturale, ma crisi della storia dell'arte

Virgilio Gilardoni, Giuseppe Martinola, Piero Bianconi: alcuni degli illustri studiosi ticinesi che hanno lasciato una significativa impronta nella storia dell'arte. Nonostante il glorioso passato, la professione sembrerebbe però attraversare un momento difficile, almeno secondo Laura Damiani Cabrini – presidente dell'Associazione storici dell'arte della Svizzera italiana (Asasi), con sede a Lugano. Di questa crisi e delle finalità della neonata Asasi abbiamo parlato con la professoressa.. [leggi tutto]
di Dino Stevanovic 

Rete Due, Millevoci, 01.10.2023, 56 min.

Se l’artista dipinge sé stesso

Intervista a Laura Damiani, presidente di AsaSi e Eike Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi di Firenze sul tema"La collezione di autoritratti degli Uffizi". [ascolta] 

A cura di Monica Bonetti. 

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Indirizzo

via dei Circoli 13 6965 Cadro - Lugano

info@asasi.ch

Adesioni
Per aderire all'associazione potete contattare l'associazione tramite email info@asasi.ch

Quote sociali
Soci attivi : fr. 50.- annuali
(unicamente storici dell’arte con titolo accademico)
Soci attivi + familiare: con coniuge + fr. 50.-, con
figlia/figlio + fr. 25.-.; intera famiglia fr. 115.- annuali. 


Soci attivi : fr. 25.- annuali
(studenti in storia dell’arte)
Soci attivi studenti + familiare: con genitore + fr. 50.-, con fratello/sorella + fr. 25.-, intera famiglia fr. 90.- annuali
 
Soci passivi : 75.- annuali
(interessati, contribuenti e sostenitori)
Soci passivi + familiare: con coniuge + fr. 50.-, con figlio/figlia + fr. 25.-, intera famiglia fr. 140.- annuali

AsaSi intende ricordare il socio fondatore dell’associazione, nonché amico e collega, Edoardo Agustoni, con la lettera spedita dallo storico dell’arte Jean Soldini all’indomani del suo decesso e pubblicata ne Il Cantonetto, anno LXX, n. 2, del dicembre 2023. 

Ricordando Edoardo Agustoni

Eccomi qui, a ricordare Edoardo Agustoni, nato nel 1960 e scomparso il 23 ottobre scorso, di cui sono
stato amico, collega per anni al Centro Scolastico per le Industre Artistiche di Lugano, e particolarmente
in quello che fu il Liceo artistico trasformato poi in Scuola Cantonale d’Arte (insegnò anche nella Scuola Media e nella Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, settore Conservazione e restauro). Lo so che devo parlare di lui come insegnante e storico dell’arte. Ed è questo soprattutto il modo per rendergli omaggio. I pensieri faticano però a formarsi perché la morte è qui, è troppo vicina e
sempre ugualmente insopportabile. Ci sconvolge meno quando è distante da noi, quanto i morti non li abbiamo visti, incrociati o conosciuti personalmente. E ogni giorno…ve ne sono così tanti. Prima di tutto vite stroncate a causa della brutalità umana. Una moltitudine senza fine di uomini piange e grida il proprio dolore. Ognuno di questi uomini potrebbe far sue le parole di Agostino nelle 
Confessioni. Sono di una lucidità sconvolgente. Parla della morte del suo amico più caro: “I miei occhi andavano ricercandolo ovunque e non lo trovavano; tutto mi era diventato odioso perché egli non c’era, e non mi potevo più dire: ‘Eccolo, viene!’, come quando era assente, ma vivo. Ero diventato un grande enigma per me stesso: domandavo all’anima mia perché fosse così triste, perché mi dolesse tanto, ma essa non sapeva che
cosa rispondermi. E se le dicevo: ‘Spera nel Signore’, essa non mi ubbediva, e ben a ragione, perché l’amico carissimo che le era stato tolto era più reale e migliore del fantasma che presentavo alla sua speranza. Il pianto solo mi era dolce ed aveva preso il posto dell’amico nelle gioie dell’animo. Ed io continuavo ad essere per me un luogo di infelicità, dove non potevo restare, dal quale non potevo fuggire” (
Le confessioni, introduzione di Christine Mohrmann, traduzione di Carlo Vitali, Rizzoli, BUR, Milano 1994 libro IV, capitolo IV, p. 116). “‘Eccolo, viene!’, come quando era assente, ma vivo”, scrive Agostino. Assenza più vera di ogni altra cosa. Assenza che ci mette di fronte all’ineluttabilità della nostra morte, ma anche ad altro a cui Edoardo, durante la sua malattia, mi ha riportato. Deve essere accaduto qualcosa di simile a tutti coloro che sono stati in relazione con lui in questo suo ultimo tratto di esistenza, confrontati alla concretezza senza spiegazioni, senza analisi del coraggio e della dignità semplice di fronte alla prospettiva della fine prossima e del passaggio attraverso il dolore fisico straziante. Questo coraggio e questa dignità non erano quelli di un uomo con la sua solitudine, ma quelli di chi sa mettere con naturalezza al centro l’amicizia, il calore delle relazioni umane, la gioia per il sole, il mare, l’arte con commenti puntuali su dipinti e sculture, in modo particolare del Seicento. Penso al suo entusiasmo per alcuni quadri di pittura napoletana del Seicento nella Collezione De Vito esposta a Aix-en-Provence, al Musée Granet o per una scultura di Madonna col Bambino uscita dalla fabbrica di maioliche di Joseph Fauchier nel 1735, in cui vedeva echi di Pierre Puget, il grande scultore di Marsiglia attivo a Genova come nel San Sebastiano e nel Sant’Alessandro Sauli in Santa Maria Assunta in Carignano. A proposito di Marsiglia, mi scrisse (era la fine del mese di luglio di un anno fa; stava ancora bene) che la portava nel cuore, perché vi abitava una zia. Imparò a conoscerla alla fine degli anni Sessanta. “Quando si doveva passare in auto vicino al Panier [cuore storico di Marsiglia, una volta luogo popolare per eccellenza], questa mia zia si raccomandava che i finestrini fossero alzati e le porte chiuse dall’interno…[…] qualche traccia di quella Marsiglia l’ho ritrovata nei libri di Jean-Claude Izzo”. Edoardo mi è apparso come colui per il quale – anche in condizioni difficili e con chissà quali momenti di angoscia, di paura – l’uomo non se ne sta solo, ma è con gli altri sino alla fine, come se essere insieme fosse la cosa più naturale di questo mondo. Perché poi è così. Siamo soprattutto fatti d’altro e di altri. La morte lacera questo tessuto, strappa via qualcosa in chi resta, strappa tutto in chi parte. Resta però, fino all’ultimo, la vita che può essere sconfitta solo da se stessa. Non dalla morte. Può essere sconfitta unicamente dalla vita che non vive per quello che è, per quell’essere insieme che essa è. Per cui “Le bonheur de vivre est la faculté de s’agrandir, d’être la richesse de plusieurs” (Le meneur de lune, Albin Michel, Paris 1979, p. 80). Sono parole del poeta e scrittore Joë Bousquet che il 27 maggio del 1918 – aveva ventun’anni – fu ferito durante un combattimento rimanendo paralizzato. La parte estrema della vita di Edoardo Agustoni mi ha permesso di comprendere meglio l’uomo conosciuto nel corso degli anni, il suo equilibrio, la sua tranquilla determinazione nel lavoro, sempre rispettosa delle singole personalità con cui aveva a che fare. Mi ha permesso d’intuire un po’ di più la peculiarità della sua onestà, della sua mitezza con carattere, del suo entusiasmo e dell’ottimismo mai ostentati, della capacità di aprirsi con discrezione ma senza reticenze per parlare delle proprie difficoltà, dei momenti di silenzio in cui poteva apparire un po’ perso. Non li avevo messi a fuoco insieme e con la forza necessaria. La sua ultima lezione è stata simile a una luce su questi suoi tratti. Niente di nuovo, di diverso, ma qualcosa mi ha mostrato quell’amico, quel collega in una sorta di sintesi fulminea. Da lui avrei potuto imparare di più. Ne saranno stati capaci i suoi studenti, che non solo avranno fatto tesoro del suo sapere storico-artistico, ma che avranno anche colto i suoi pregi d’uomo. Perché gli studenti sono sempre molto attenti alla qualità umana, anche quando sembrano distratti e distanti. Hanno un senso sicuro per riconoscere coloro di cui ci si può fidare. Mai ho sentito Edoardo lamentarsi dei giovani affidatigli, drammatizzare né prendere con noncuranza situazioni difficili. Gli studenti gli erano affidati anche in veste di responsabile del Liceo artistico del Centro Scolastico per le Industre Artistiche, un’esperienza notevole in termini di sperimentazione, nata dal corso di Arti decorative e che dal 2014 continua con la Scuola Cantonale d’Arte. Lo avevo preceduto in quella veste, e insieme a lui e agli altri insegnanti coinvolti abbiamo lottato perché quel patrimonio di esperienze non fosse soffocato e potesse proseguire il suo cammino. Con lui e i colleghi di storia dell’arte abbiamo lottato anche per la difesa di questa materia al CSIA, contro i tentativi di ridimensionarla in un contesto globale della scuola d’oggi in cui più che di cultura ci si preoccupa di competenze minime per, come si dice, gestire le situazioni della vita quotidiana e affrontare le sfide di una vita futura che si vuole già decisa da una società guidata solo dal mercato. Eppure, per esempio, proprio la storia dell’arte “è in grado di dare un senso al divenire collettivo, di ridare prospettiva al caos del mondo o più precisamente al caos nato dalla moltiplicazione di simulacri di ogni genere” come scriveva Salvatore Settis alcuni anni fa (La storia dell’arte aiuta a vivere, in Il Sole24 ore, 19 giugno 2011). La storia dell’arte può avere un ruolo particolare con la sua disciplina del guardare lungamente, senza fretta, coltivando il gusto delle sfumature nelle similitudini, delle differenze nelle ripetizioni. Sono aspetti su cui Agustoni aveva le idee chiare, che facevano intimamente parte del suo essere ricercatore. Si era laureato in storia dell’arte alla facoltà di Lettere dell’Università di Losanna nel 1985, allievo di Enrico Castelnuovo che egli ricordava nell’aprile di quest’anno in relazione a qualche fotografia di quel capolavoro del Romanico che è la basilica di Saint-Sernin a Tolosa. Erano gli anni 1980-1981 e la sezione di storia dell’arte visitava quei luoghi con il suo Professore, assistito da Erika Deuber, allora compagna e in seguito moglie di Jean Ziegler. L’ambito di ricerca di Edoardo riguardava principalmente la produzione artistica tra Seicento e Settecento legata all’emigrazione dei maestri dei laghi. Ha pubblicato guide e articoli per la Società di storia dell'arte in Svizzera o per la “Zeitschrift für schweizerische Archäologie und Kunstgeschichte”. È il caso di Antonio Roncati di Meride, autore della decorazione a stucco del Municipio di Zurigo e del Castello della Poya di Friborgo (70, 2013, Heft 4, pp. 267-278). Agustoni ha lavorato alla realizzazione di mostre alla Pinacoteca Züst di Rancate. Ricordo Giovanni Battista Bagutti e il contesto artistico locale tra ‘700 e ‘800 (1994) con Ivano Proserpi, L’Ex voto dipinto in Ticino. Alcune ipotesi attributive (2001) a cura di Mariangela Agliati Ruggia e Marco Franciolli, Scagliole intarsiate. Arte e tecnica nel territorio ticinese tra il XVII e il XVIII secolo (2007) a cura di Elfi Rüsch, “Gruppo di famiglia in un interno”. La collezione Bellasi di Lugano (2013) a cura di Mariangela Agliati Ruggia e Alessandra Brambilla. Nel 2020-2021, con Lucia Pedrini Stanga, è stata la volta di Dentro i palazzi. Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento: le quadrerie Riva. Opere dai palazzi appartenuti alla famiglia Riva che hanno permesso di far luce su un aspetto di primo piano del collezionismo in quei secoli nelle nostre terre. Già nel 2014 Agustoni aveva pubblicato, sempre con Lucia Pedrini-Stanga, La quadreria Riva nel volume Il Palazzo Riva di Santa Margherita e la sua quadreria, a cura di Simona Martinoli per le Edizioni Casagrande di Bellinzona. Sempre editi dalle Edizioni Casagrande sono la Guida all’arte della Calanca (2005), Il Monte San Giorgio. Dai fossili alla lavorazione artistica della pietra (2005) con Markus Felber e il fotografo Thomas Banfi, Barocco. Alla scoperta di alcuni piccoli capolavori in territorio ticinese (2010) con Peter Keller. Ricordo ancora che, con Federica Bianchi, Agustoni ha curato il sesto volume della collana “Artisti dei laghi. Itinerari europei” dedicato a I Casella di Carona (Fidia, Lugano 2002) e Decorazioni a stucco tra Ticino, Campione d'Italia e Valle d’Intelvi: storia e conservazione nel 2009 per Giampiero Casagrande editore (Lugano). Ricordo inoltre, la sua collaborazione con l’Opera Svizzera dei Monumenti d’Arte di Locarno (OSMA) e il suo impegno nella Commissione dei Beni Culturali del Cantone Ticino. In questa veste ha seguito il restauro della Cattedrale di Lugano, chiesa su cui ha pubblicato Le vicende artistiche settecentesche. Fra tradizione e innovazione, in “Arte e Cultura”, fascicolo dedicato appunto a San Lorenzo (n. 6-7, 2017, pp. 210 -226). Una vita spesa bene per la sua famiglia, per il suo Cantone, per tutti noi quella di Agustoni, con un lavoro paziente, con il rispetto come tratto non formale e lo stare insieme testimoniato negli ultimi mesi con forza particolare e ammirevole apertura a ciò che attorno gli giungeva in modo via via più attutito. Anche rispetto alla vita sociale e politica rimase attento. Alla fine del mese di settembre, parlando della visita del Papa a Marsiglia per le Rencontres méditerranéennes con al loro cuore i migranti, mi scriveva: “Per fortuna Papa Francesco parla in modo chiaro e le sue parole non possono essere fraintese: il nostro dovere è l'accoglienza. Punto e basta. Tutto il resto viene dopo”.

Ciao Edoardo! 

Jean Soldini, Marsiglia, fine ottobre 2023


Cliccando sul link potete leggere un saggio di Edoardo Agustoni sui pittori luganesi Torricelli, attivi in Piemonte, edito in Svizzeri a Torino, dal Quattrocento ad oggi, Arte e Storia, anno 11, n. 52, ottobre
2011.